(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Dal 26 al 29 giugno quattro
appuntamenti al Teatro Argentina per il "Rome Chamber festival"
giunto alla sua XIX edizione. Un programma ogni sera diverso,
eseguito da 42 musicisti di cui 35 giovani provenienti da tutto
il mondo, che spazierà dal barocco al contemporaneo, passando
per Respighi, Stravinsky, Philip Glass, le canzoni di Broadway e
di David Bowie. Gli artisti arrivano da: Canada, Cina, Corea
del Sud, Germania, Francia, Italia, Malesia, Polonia, Regno
Unito, Slovacchia e Stati Uniti d'America.
Si cimenteranno a fianco di maestri del calibro di Robert
McDuffie (ideatore e direttore artistico del Festival), Sara
Mingardo, Nicholas Mann, Elena Matteucci, Ivano Zanenghi,
Michael Barrett, Guglielmo Pellarin, Giorgio Fava, Luca Sanzò e
molti altri. Numerosi anche gli arrangiamenti originali come
quello commissionato per "I pini e le fontane di Roma" di
Respighi, un omaggio alla bellezza di Roma. Molta attesa per la
Suite dedicata a David Bowie e l'ormai classico Philip Glass con
il concerto "Le quattro stagioni americane".
"L'obiettivo del Festival, appuntamento ormai tradizionale
nel panorama musicale italiano e internazionale, è dimostrare
come la distinzione tra musica colta, tradizionale e pop possa
essere superata, grazie a innumerevoli punti di contatto",
spiegano gli organizzatori. Tutto questo a partire dall'incontro
tra le diverse generazioni, dai maestri già affermati fino ai
giovani talenti vincitori delle selezioni. "Il programma del
Festival accosta Schubert, Brahms e David Bowie, perché questo
festival non ha mai inteso la musica da camera come ambito
culturale riservato a soli raffinati intenditori, ma da sempre
il Rome Chamber mescola i generi, senza snobismi e con uno
spirito tipicamente americano", spiegano i promotori. Uno
spirito che McDuffie, l'ideatore, sintetizza con la necessità di
"abbattere l'idea che la musica classica sia un oggetto
d'antiquariato". (ANSA).
Roma: dal 26 all'Argentina giovani musicisti da tutto mondo
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