Una trasmissione radio settimanale,
un laboratorio di alfabetizzazione digitale, l'installazione di
una panchina-totem multimediale dove registrare istanze e
pensieri, la pulizia di aree verdi o di strutture in legno per
il fitness, l'allestimento di cestini per la raccolta
differenziata o di casette per uccelli e pipistrelli o piantare
fiori per "colorare" una pineta. Sono solo alcuni dei risultati
del progetto "Lost in education. Patti educativi e comunità
educanti: la parola alle ragazze e ai ragazzi" realizzato
dall'Unicef con Arciragazzi nazionale che ha coinvolto 4300
ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, 1300 docenti, 20
comuni, 170 associazioni e più di 400 genitori in 7 regioni.
Stamani a Roma, nella sala congressi "Merry Del Val" del
Collegio Pontificio Spagnolo "Casa San Juan de Avila", si è
aperta la conferenza finale del progetto in cui vengono
illustrati i risultati raggiunti e le lezioni apprese a
conclusione del percorso.
Il progetto è stato selezionato dall'impresa sociale 'Con i
Bambini' nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà
educativa minorile, mentre il partenariato, guidato dall'Unicef
Italia, è composto da Arciragazzi, 19 scuole e 5 partner del
Terzo settore. Ci sarà un confronto tra una rappresentanza delle
ragazze e dei ragazzi della comunità di pratiche di Lost in
Education e i referenti istituzionali, a cui i minorenni
presenteranno le proprie raccomandazioni. Interverranno, tra gli
altri, Carmela Pace, presidente Unicef Italia, Camillo Cantelli,
presidente Arciragazzi, Virginia Meo dell'Unicef Italia, Paolo
Lattanzio, deputato e portavoce dell'Intergruppo parlamentare
per l'Infanzia l'Adolescenza, Marco Rossi-Doria, presidente
impresa sociale Con i Bambini, Paolo Rozera, direttore generale
dell'Unicef Italia. Media partner dell'evento é l'agenzia ANSA.
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