(ANSA) - ROMA, 29 APR - Centinaia di lavoratori del gioco
legale hanno manifestato oggi davanti la sede della Regione
Lazio per chiedere di rivedere la legge regionale sul gioco
d'azzardo che - secondo gli operatori - "significherebbe tra
soli 120 giorni la perdita di 16.000 posti di lavoro nella
regione".
"Chiederemo a tutto il consiglio regionale l'assunzione di
una responsabilità ben precisa - si legge in una nota del
coordinamento Alleati per la legalità, che raccoglie le più
importanti associazioni del settore -: nel prossimo collegato al
bilancio, che sarà approvato entro il 30 giugno, deve essere
urgentemente inserita una norma che tuteli lavoratori e imprese
del settore e riveda una legge che, sebbene corretta nelle
intenzioni, nella sua applicazione diventa un disastro sociale.
Nei fatti la Regione Lazio rischierebbe di essere la
responsabile, tra soli 3 mesi, del più grande licenziamento di
massa mai visto nella regione stessa. Noi, da parte nostra,
continueremo la mobilitazione per scongiurare tutto questo".
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dal capo di
Gabinetto della Regione Lazio. "Tutti - conclude la nota - hanno
finalmente capito che cancellare migliaia di attività legali e
chiudere i punti gioco pubblico del Lazio significa nei fatti
due cose: regalare alla criminalità organizzata milioni di euro
con le giocate clandestine e mandare a casa 16.000 lavoratori di
cui più della metà donne". (ANSA).
Giochi: operatori manifestano davanti sede Regione Lazio
"Cambiare la legge o si rischiano 16 mila licenziamenti"
