(ANSA) - ROMA, 31 MAR - 'Il Coro dell' Opera di Odessa che
canta Va' Pensiero ci dice che ci sono pagine immortali dell'
opera italiana, Verdi in particolare e non solo, che ci
restituiscono emozioni forti e profonde e riescono a unire i
popoli. E' la conferma del ruolo del nostro melodramma non solo
come tradizione e ricchezza italiana ma come patrimonio
universale, del mondo intero''. Francesco Giambrone,
sovrintendente del Teatro dell' Opera di Roma e presidente della
Associazione Nazionale delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche,
indica in questo momento di grande impatto emotivo tra le bombe
che stanno devastando in Ucraina il valore della musica e del
canto. ''Ci racconta - spiega in una intervista all' ANSA - che
un popolo che soffre sotto una guerra che come tutte le guerre è
sempre ingiusta, usa una pagina del grande melodramma italiano
come strumento di ponte con gli altri popoli, di speranza, di
consolazione e ribellione così come la musica può fare. Che lo
usi ancora una volta un popolo oppresso vuol dire che Verdi
interpretava sentimenti, valori, bisogni e urgenze dei popoli
non solo di allora ma di oggi''.
La proposta della Commissione Italiana per l' Unesco di
candidare il canto lirico tra i beni immateriali dell' Umanità,
secondo Giambrone, ''è importante e arriva dopo tanti anni di
lavoro per onorare una delle grandi tradizioni del nostro paese
che non solo è la culla dove il melodramma è nato e si è
sviluppato, ma è anche il luogo dove c'è una tradizione
importante di pratica e di qualità di esecuzione dell' opera''.
''Bene ha fatto il ministro Franceschini - aggiunge - a ribadire
il ruolo non solo del ruolo dell' opera italiana ma del canto
lirico e del modo di fare opera grazie a grandi professionalità
artistiche e tecniche e a grandi mestieri''. (ANSA).
Giambrone, il Va' Pensiero a Odessa ponte tra i popoli
Sovrintendente Opera Roma, nostro melodramma patrimonio di tutti
