(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Il pannello di una vetrata della
Basilica di Santa Croce a Firenze, realizzata su disegno di
Giotto, con l'azzurro intenso del cielo che spicca in contrasto
con la lunga barba bianca e il mantello rosso di Aronne, una
Madonna col Bambino di Cimabue, le pagine meravigliosamente
miniate del Breviario di Filippo il Bello o quelle piene di
fascino dell'Antifoniario miniato attribuito al Maestro della
Bibbia di Corradino, della seconda metà del XIII secolo, persino
una tavoletta di cera come quelle sulle quali il sommo poeta
racconta di essersi esercitato nel disegno. Allestita nella
Palazzina dell'Auditorio a Villa Farnesina, una piccola preziosa
mostra ricostruisce da domani e fino al 25 giugno l'analogon
figurativo dell'opera dantesca, con un viaggio tra le opere
d'arte ma anche gli oggetti, persino le monete, che l'autore
della Commedia aveva sotto gli occhi. "In tutto una cinquantina
di pezzi, alcuni dei quali quasi mai esposti in una rassegna,
come appunto la vetrata di Giotto", sottolinea Maria Luisa
Meneghetti, che ha curato l'iniziativa insieme con Alessio
Monciatti e Stefano Resconi. E l'occasione ai Lincei raddoppia
con un'altra affascinante esposizione che accende i riflettori
sull'eco che la Commedia dantesca ha avuto nei secoli, dai
commenti dei contemporanei fino a ai giorni nostri, dagli
scritti di Boccaccio passando per il teatro ottocentesco, i
film, persino ai fumetti da Belzebù a Topolino. Mentre in
collaborazione con istituti universitari, una sezione permette
al visitatore persino di monitorare le reazioni del suo cervello
alla lettura dei versi danteschi. Dante oggi "più che mai
attuale e vivo", commenta il ministro dell'Istruzione Patrizio
Bianchi, presentando le rassegne insieme con il presidente dei
Lincei Roberto Antonelli. Dante, sottolinea il ministro, "è la
nostra identità. Ricordare che la nostra è una identità in cui
l'antico è un elemento per qualificare un presente che abbia
voglia di futuro, è fondamentale per i ragazzi". Ma non solo:
nelle mostre dei Lincei, fa notare il ministro, c'è l'ambizione
profonda "di far andare avanti la ricerca. E in un momento come
quello che stiamo vivendo- conclude- la ricerca è fondamentale,
come la ricerca della pace". (ANSA).
Giotto e non solo, in mostra l'arte che ispirò Dante
Dantedì, due rassegne ai Lincei. Bianchi, è nostra identità
