(ANSA) - ROMA, 23 MAR - Muove i primissimi passi la nuova
indagine della Procura di Roma sull'omicidio di Simonetta
Cesaroni, uccisa con 29 coltellate il 7 agosto del 1990 in via
Poma. Il procedimento è stato avviato alla luce di un esposto
presentato nelle scorse settimane dai familiari della ragazza.
Il fascicolo in una prima fase è stato aperto come modello 45,
ossia senza indagati o ipotesi dei reato ma poi è stato
incardinato per omicidio volontario contro ignoti. L'attività
istruttoria, in base a quanto si apprende, sarebbe ancora in una
fase embrionale ma i pm hanno già affidato la delega alle forze
dell'ordine per effettuare una serie di accertamenti. Per chi
indaga è prematuro parlare di "svolta" ma le nuove indagini
riguarderebbero un sospettato che già all'epoca dei fatti finì
nel mirino degli investigatori. Il suo alibi, a distanza di
oltre trent'anni, potrebbe essere smentito da nuovi elementi che
verranno raccolti dai magistrati per cercare di dare una
identità a chi quel pomeriggio si accanì sul corpo di Simonetta.
(ANSA).
I dubbi su un alibi riaprono il caso dell'omicidio Cesaroni
Inchiesta dopo denuncia famiglia. Verso commissione parlamentare
