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Paralimpica Plebani, vincere preconcetti su donne in sport

Paralimpica Plebani, vincere preconcetti su donne in sport

Ad Alice nella città suo ritratto in documentario Corpo a corpo

ROMA, 22 ottobre 2021, 19:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tutto quello che c'è dietro il sogno di una medaglia olimpica: un percorso che regala un nuovo ritratto potente in Corpo a corpo, il documentario di Maria Iovine dedicato all'atleta paralimpica 25enne Veronica Yoko Plebani, vincitrice alle Paralimpiadi di Tokio del Bronzo per il triathlon. Il film non fiction prodotto da L'agee d'or con il sostegno del Mic e di Siae è in Alice nella città, la sezione autonoma della Festa del Cinema di Roma, con una squadra di atleti olimpici e paralimpici in sala per il debutto, fra i quali Margherita Granbassi, Elisa di Francisca, Arturo Mariani, Emanuele Blandamura, Giorgio Canù, Nicola Pietrangeli, Claudia Cesarini, Alice Betto.
    Colpita a 15 anni da una meningite batterica che le ha segnato il corpo, Veronica, studentessa universitaria di scienze politiche (lavora a una tesi sul rapporto fra donne e sport) positiva e piena di energie vive appieno i suoi 20 anni tra studio, serate fra amiche, impegni sportivi e controlli medici.
    Nonostante la grave malattia affrontata "ho fatto fino ad oggi una vita ricchissima e completa", spiega nel film, con il regalo in più di poter essere ispirazione a chi sta facendo il suo stesso percorso. Ad esempio, una bambina di otto anni, che dopo averla vista in tv ha accettato di utilizzare le stesse protesi (prima rifiutate) ai piedi che usa lei. "Sono contenta che nel film si vedano le mie fragilità ma che emerga anche la mia forza" aggiunge nell'incontro con i giornalisti. Dopo la medaglia di bronzo a Tokyo, Veronica è focalizzata sui nuovi obiettivi: "C'è un nuovo ciclo paralimpico che finirà a Parigi e vedremo come andrà".
    Le donne, aggiunge la campionessa olimpica,"ancora vengono valutate nello sport più per la loro bellezza che per le loro prestazioni. E questo deriva sicuramente anche da un vuoto legislativo importante. Bisogna ancora rompere gli schemi culturali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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