Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Morì per buche a Roma, in due rinviati a giudizio

Morì per buche a Roma, in due rinviati a giudizio

Per omicidio stradale. Responsabili ditta manutenzione strada

ROMA, 16 giugno 2021, 20:32

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Mentre si trovava a bordo del suo scooter, nella zona di via Labaro a Roma, andò a sbattere contro un muro a causa delle buche sull'asfalto e morì sul colpo.
    Vittima del tragico schianto Luca Tosi Brandi di appena 20 anni.
    Per questa vicenda, avvenuta nel dicembre del 2018, oggi il gup Paola Della Monica ha rinviato a giudizio per omicidio stradale il rappresentante legale e il responsabile della sorveglianza della ditta che si sarebbe dovuta occupare della manutenzione della strada. Il processo è fissato per il primo giugno 2022.
    "Ci troviamo di fronte ad una pronuncia di portata storica - commenta l'avvocato Domenico Musicco, legale di parte civile della famiglia Tosi Brandi e consulente legale dell'Associazione vittime incidenti stradali, sul lavoro e malasanità -. Non era mai accaduto prima infatti che i tecnici della manutenzione stradale venissero rinviati a giudizio con un'accusa di omicidio stradale. Significa che l'ipotesi di una responsabilità non solo oggettiva di chi ha in carico la messa in sicurezza dell'asfalto merita quantomeno un processo. Stiamo assistendo ad un radicale cambio di mentalità anche nella magistratura, che non considera più responsabili degli incidenti soltanto chi circola, ma anche chi deve occuparsi della sicurezza delle strade. Per le vittime questa rappresenta già una grande vittoria".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza