Lo spettacolo di un panorama a 360
gradi sulla città di Roma e la scoperta dei segreti di quello
che tutti nella capitale chiamano il "Monte dei Cocci". E' la
nuova apertura straordinaria "Cosa Fai oggi" a cura dei
volontari della Delegazione Fai di Roma, che sabato 26/9
spalanca eccezionalmente le porte di Monte Testaccio e il suo
cuore di cocci, collina artificiale nel cuore della città,
costituita da un gigantesco accumulo di frammenti di anfore di
età romana (I-III secolo d.C.).
Dopo la seconda guerra punica, infatti, il porto di Roma situato
nell'ansa del Velabro e del Foro Boario era insufficiente a
sopportare il flusso commerciale necessario alla Roma in
espansione. Ai piedi dell'Aventino fu trovato il posto ideale
per un nuovo porto e nel 193 a.C. fu realizzata una grande
banchina lunga 600 metri e larga 90.: era l'Emporium, attracco
straordinario e necessario per sostenere l'arrivo delle merci
che per di più offriva anche il vantaggio di un collegamento
diretto, attraverso la via Ostiense, con il polo marittimo della
città. Uno spazio funzionale allo scarico e allo smistamento
delle merci e delle materie prime che, arrivate via mare a
Ostia, risalivano il Tevere sulle chiatte. La formazione del
Monte Testaccio è la diretta conseguenza dell'intensa attività
mercantile che si svolgeva nel quartiere. A partire dall'età
augustea si cominciarono ad accumulare i frammenti ceramici (in
latino "testae") dei "vuoti a perdere", ovvero delle anfore che,
svuotate del loro contenuto, venivano ridotte in frantumi e
smaltite in una vera e propria discarica organizzata, divenuta
nel tempo una collina artificiale oggi alta 45 metri. In
collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma
Capitale, le visite, guidate e con picoclo contributo,
rispetteranno tutte le misure di sicurezza sanitaria.
Prenotazione obbligatoria: faiprenotazioni.fondoambiente.it/
Riproduzione riservata © Copyright ANSA