Forme di residenza per artisti,
eventi, una storia del carcere che racconti l'evoluzione della
pena dall'Illuminismo ad oggi, valorizzazione della riserva
naturale e marina, riqualificazione degli approdi, realizzazione
di un centro di avvistamento per gli uccelli migratori. L'isola
di Santo Stefano, nell'arcipelago delle Isole Ponziane e vicina
a Ventotene, si appresta a rifarsi il look. Parola della
commissaria straordinaria Silvia Costa che è pronta a dare nuova
vita all'isola. E all'ex carcere, costruito nel 1795 e chiuso
nel 1965. "Per 50 anni - spiega durante un sopralluogo -
nessuno si è preso cura dell'isola, tranne un guardiano per
pochi anni, e la situazione è attualmente molto compromessa, di
qui l'urgenza di provvedere. Il 90% appartiene a un privato, il
carcere è del demanio mentre il Comune possiede gli approdi
naturali, un sentiero e un piccolo cimitero. Nel 2016 sono stati
stanziati 70 milioni di euro per il recupero e la
rifunzionalizzaizione dell'isola e intorno al tavolo siedono le
otto amministrazioni competenti, presidenza del Consiglio dei
ministri, ministeri della Cultura, dell'Ambiente, del Sud,
Comune, Regione Lazio, demanio, Invitalia".
Nell'ex carcere, nel quale morì Gaetano Bresci e fu
incarcerato Sandro Pertini tra gli altri, verrà raccontata
dunque "con grande rispetto - assicura Costa, affiancata da
Giampiero Marchesi, responsabile unico del contratto - la storia
di tanto dolore ed espiazione. E poi vogliamo creare eventi e
valorizzare l'isola, mettendola in stretta connessione con la
vicina Ventotene".
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