"Mio padre diceva che Marco si era spaventato per uno scherzo, e io gli credetti perché non c'era nessuna ragione per non farlo. Non c'era niente che mi spinse a non credere in quello che mio padre chiamò 'colpo d'aria', del cui significato non mi interessai più di tanto essendo stato solo uno scherzo". Lo afferma in una dichiarazione spontanea Federico Ciontoli, figlio di Antonio, e imputato nel processo bis d'appello per la morte di Marco Vannini.
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