Il Giudice del lavoro del Tribunale di Latina ha condannato l'Inail ad erogare la rendita in favore di un lavoratore dei cantieri navali affetto da patologia asbesto-correlata, etiologicamente collegata all'esposizione ad amianto, dopo un iter giudiziario durato più di cinque anni. Ne dà notizia l'Osservatorio nazionale amianto (Ona).
Il Giudice del lavoro - spiega l'Ona - ha accolto le tesi dell'avvocato Ezio Bonanni, il quale ha dimostrato come nei cantieri navali, da Sabaudia a Civitavecchia, da Livorno a Trieste, l'amianto fosse stato utilizzato come materia prima e capace di determinare danni all'organismo umano, come peraltro messo in evidenza dal medicolegale Onorato Lauretti, che ha dimostrato sotto il profilo medicolegale la fondatezza delle tesi di Bonanni.
La vittima è uno dei primi lavoratori ad aver aderito all'Ona, nata a Latina e ora organizzata in tutto il territorio nazionale, rappresentativa delle vittime dell'amianto e in prima fila per la messa al bando mondiale del minerale.