(ANSA) - MILANO, 01 DIC - L'automazione industriale è una realtà da più di dieci anni nelle fabbriche del gruppo System dove il lavoro manuale dell'uomo ha lasciato il posto all'intelligenza umana che controlla il processo delle macchine. A spiegarlo è Franco Stefani, fondatore dell'azienda modenese diventata leader mondiale nel settore della ceramica, grazie ad avanzate soluzioni di automazione in cui al centro vi è l'interazione tra l'uomo e la macchina.
Fondata nel 1970 a Fiorano Modenese, System ha "da sempre applicato soluzioni tecnologiche, l'elettronica e il software, nei sistemi di automazione delle macchine", spiega Stefani, sottolineando che il gruppo "aveva affrontato l'industria 4.0 già 10-15 anni fa, per arrivare oggi, con il potenziale delle ultime tecnologie, ad una connessione fra tutti i sistemi di automazione che compongono il processo industriale. Le macchine non sono più stand alone, ma comunicano insieme". Per Stefani - che è "un ragazzo del '45"- non c'è mai stata in Italia, da che ho memoria, una legge così azzeccata, puntuale e precisa" come il piano nazionale del governo Industria 4.0. "Laddove bisognava investire per avere l'iper-ammortamento, i nostri clienti hanno fatto investimenti e si sono portati a un miglioramento della produzione e soprattutto della qualità".
Nella nuova fabbrica di System la parte manuale non esiste praticamente più: "ci sono sistemi connessi tra di loro (dalla produzione al packaging fino alla logistica e al trasporto) che danno informazioni e risultati a fine giornata", dice Stefani, spiegando che oggi "l'uomo deve solo fare il controllo dei processi, ma la parte manuale la devono fare le macchine". E questa è "la manifattura del futuro", dove "non ci sono più le mani che lavorano, ma è l'intelligenza dell'uomo che lavora". Il gruppo System, presente in 25 Paesi nel mondo, fattura circa 530 milioni di euro, ha una quota export pari all' 85% e conta 2.300 dipendenti nel mondo.