In quasi cento anni di vita la Balluff, impresa tedesca da quattro generazioni a conduzione familiare, è cresciuta fino a diventare leader a livello mondiale in ogni settore dell'automazione. Oggi ha 4mila dipendenti, un fatturato di 500milioni di euro, e sedi in 68 Paesi del mondo. Tre anni fa Sergio Paganelli, ad della Balluff, ha avuto l'idea del contest 'Welcome to Automation', perché "noi abbiamo a cuore - ha spiegato - lo sviluppo delle competenze dei ragazzi che entreranno nel mondo del lavoro".
"Ho pensato a un concorso che riuscisse a ingaggiare gli studenti, che con pochi soldi, sopratutto materiale riciclato, potessero così creare dei robot funzionanti. Il primo anno abbiamo avuto 20 team, l'anno dopo 45 e ora 54, dobbiamo fare selezioni molto importanti per arrivare ai finalisti di oggi".
Per un'azienda come la Balluff, la formazione è determinante. "La distanza tra mondo del lavoro e didattica, sopratutto in ambito tecnico, è abissale, quindi c'è bisogno di lavorare in questi termini. L'alternanza scuola lavoro è stata una buona cosa, a volte però di difficile realizzazione. La nostra volontà è quella di trasferire le tecnologie attuali verso gli istituti tecnici, dove ci sono i ragazzi che lavoreranno con noi o con i nostri clienti".
In collaborazione con:
Balluff Automation