"Tra il 2018 e il 2020 la quota di imprese che utilizzano servizi cloud è passata dal 23 al 59% e dall'11 al 32% per quanto riguarda i servizi evoluti, grazie anche agli incentivi fiscali contenuti nel piano Industria 4.0". Lo afferma l'Istat nel rapporto annuale 2021 sulla situazione del Paese.
"Nel 2020 le professioni Ict incidono per il 4,3% sull'occupazione totale nell'Ue 27 e solo per il 3,6% in Italia", cosa che - spiega l'Istat - "segnala una carenza sistemica che riguarda la domanda di servizi specialistici amplificata dalla scarsità di risorse umane qualificate: nel 2020 meno del 40% degli occupati in professioni Ict in Italia dispone di una formazione universitaria contro il 66% per l'insieme dell'Ue 27. Il divario tra il nostro Paese e le altre principali economie europee appare ancora maggiore: nel 2020 il numero di specialisti è aumentato, a confronto col 2012, di circa il 77% in Francia, del 50% in Germania, del 35% in Spagna e solo del 18% in Italia". Il sistema produttivo italiano è "in ritardo nella diffusione del commercio elettronico e nell'uso di tecniche di analisi di Big data; queste ultime nel 2019 sono state utilizzate dal 9% delle imprese italiane e spagnole con almeno 10 addetti, contro il 18% di quelle tedesche e il 22% di quelle francesi". (ANSA).