(ANSA) - MILANO, 28 GEN - "L'additive manufacturing abilita
una completa digitalizzazione del processo manifatturiero. Per
questo abbiamo scelto di realizzare uno studio per comprenderne
la diffusione e parlare ancora una volta di competenze".Lo
afferma Francesca Selva, vice president marketing & events di
Messe Frankfurt Italia, in occasione della presentazione dello
studio "Conoscenza, uso e sviluppi futuri delle tecnologie
additive" promosso da Sps Italia e realizzato con i partner
Politecnico di Milano/MADE, Politecnico di Torino/+CIM4.0,
Università degli Studi di Pavia e Porsche Consulting.
Le tecnologie additive, viene evidenziato dall'Osservatorio,
sono smart, si inseriscono nel contesto 4.0 e vengono
riconosciute come abilitanti per l'industria del futuro, parte
integrante del processo produttivo, complementari alle altre
soluzioni per la fabbrica intelligente. "Sps Italia continuerà a
fare cultura e creare opportunità di relazione attorno a queste
tecnologie - aggiunge Selva -, la cui applicazione contribuirà
significativamente al progresso futuro delle nostre imprese
anche in termini di sostenibilità". L'additive manufactruring "è
un mercato in forte crescita, che si stima supererà i 27
miliardi di dollari nel 2023 - afferma - Giovanni Notarnicola,
Associate Partner Porsche Consulting -. Il punto di svolta si
avrà quando diventerà una tecnologia da grande scala,
sostituendo le tecniche tradizionali e generando nuovi business
model". Dall'osservatorio emerge "un forte potenziale di medio
termine di questa tecnologia, frenato talvolta dalla mancanza di
competenze interne e dagli alti investimenti percepiti per
l'implementazione". Spinta all'innovazione e volontà di superare
i vincoli produttivi sono i principali driver di chi ha già
sperimentato con successo una tecnologia che, nell'80% dei casi,
ha soddisfatto e superato le aspettative. (ANSA).