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Ucimu, in 2020 prosegue rallentamento

In 2019 -4,9% a 6,4 mld

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Il 2019 segna, per l'industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione, la fine del trend positivo iniziato nel 2014. L'arretramento registrato è però decisamente moderato e dimostra come i valori dei principali indicatori economici stiano tornando sui livelli di normalità, dopo l'exploit sostenuto anche dai provvedimenti di Industria/Impresa 4.0. Il rallentamento proseguirà anche nel 2020. Questo in sintesi quanto illustrato da Massimo Carboniero, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno. Come emerge dai dati di preconsuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu, la produzione è scesa a 6.440 milioni di euro, segnando un calo del 4,9% rispetto all'anno precedente. Nel 2020, l'industria italiana di settore dovrebbe segnare un ulteriore rallentamento ma mantenendosi su livelli decisamente alti, pari a quelli del 2017. La produzione scenderà a 5.900 milioni (-8,4%), appesantita dal risultato dalle esportazioni che, attese in calo del 5,3%, si attesteranno a 3.390 milioni di euro. Il consumo, vale a dire la domanda da parte degli utilizzatori italiani, si fermerà a 4.305 milioni di euro (-10,1%). Il parziale ridimensionamento del mercato interno avrà ripercussioni sia sulle consegne dei costruttori italiani, che scenderanno a 2.510 milioni di euro (-12,2%), sia sulle importazioni, che si attesteranno a 1.795 milioni (-7%). Il dato di export su produzione crescerà di circa due punti percentuali a 57,5%. (ANSA).
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