(ANSA) - MILANO, 11 DIC - Da una giovane azienda biotech bolognese in grado di prevedere in vitro l'efficacia delle terapie oncologiche sul singolo paziente, ad una società che ha creato una piattaforma per l'e-commerce dell'artigianato di lusso Made in Italy, fino ad un'altra giovane impresa che ha sviluppato una piattaforma di crowd testing del software già utilizzata dai maggiori sviluppatori di app in Italia e all'estero. Sono alcuni esempi di startup innovative finanziate da Italian Angels For Growth (Iag), il principale network di business angel italiano che sostiene le imprese fortemente innovative. In 10 anni di attività, gli 'angel' hanno investito 20 milioni di euro in 40 startup e oggi chiedono al governo incentivi fiscali, come accade in Francia e in Inghilterra, dove gli angel attivi sono quasi sei volte di più rispetto al nostro Paese. L'associazione ha 150 soci provenienti da posizioni di vertice del mondo imprenditoriale, finanziario, industriale e delle professioni e ha la capacità di mobilizzare capitali come un venture capital. "Senza le risorse messe a disposizione dai soci e senza la loro expertise non avremmo mai potuto sostenere una serie di progetti che stanno diventando dei veri e propri casi di successo internazionali", afferma il presidente di Iag, Antonio Leone, che si rivolge al governo affinché crei "un sistema di incentivazione dell'angel investment" e propone di "replicare con la nostra Cassa depositi e prestiti l'esperienza del fondo di co-investimento francese, Angel Source, promosso da BPI (Banque Pubblique d'Investment) con l'obiettivo di raddoppiare la capacità di investimento dei newtork e dei business angel. Dal 2007 a oggi i soci hanno incontrato più di 800 startupper, su 3.500 idee d'impresa esaminate, al fine di valutarne il progetto di impresa e dare loro consigli, arrivando poi a effettivamente finanziarne 40, con capitali personali che poi hanno facilitato un ulteriore afflusso di capitali, pari a circa 60 milioni di euro, da parte di altri investitori terzi. (ANSA).