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Debutto nella transizione 4.0 per 36mila aziende entro 2024

Studio, una su 4 userà risorse Pnrr; stimano aumento dei ricavi

Redazione ANSA ROMA
(ANSA) - ROMA, 02 SET - Trentaseimila imprese prevedono di imboccare per la prima volta la strada della transizione digitale 4.0 entro il 2024, una su quattro lo farà utilizzando le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E guardano al futuro con più ottimismo. È quanto emerge da un'indagine condotta quest'anno dal Centro Studi Tagliacarne svolta su un campione di 4.000 imprese manifatturiere e dei servizi tra 5 e 499 addetti, rappresentativo dell'universo di 494mila imprese. Già nel 2022, si spiega in una nota, il 46% delle aziende che faranno la svolta prevede aumenti di fatturato (contro il 38% delle imprese che non investono nelle tecnologie abilitanti) e il 51% conta di essere più presente sui mercati esteri (contro il 31%). Big Data (31%), simulazione dei processi produttivi per ottimizzarne il funzionamento (28%), Robotica (22%): sono i campi su cui investiranno di più nel passaggio verso la quarta rivoluzione industriale. Per gestire al meglio questa transizione le imprese punteranno maggiormente sul capitale umano. In particolare, il 70% farà leva sulla formazione per acquisire nuove competenze (contro il 51% delle imprese non digitali), mentre l'87% acquisirà nuovi lavoratori ad elevata specializzazione (contro il 68% delle non digitali). Ad oggi, il 67% dell'universo delle imprese oggetto dell'indagine (332mila in valori assoluti) non ha ancora investito in tecnologie 4.0. Una quota che sale al 70% al Mezzogiorno e caratterizza maggiormente i servizi (85%) rispetto al manifatturiero (60%), si evince dallo studio. Più arretrate sono soprattutto le micro imprese (con 5-9 addetti ), l'84% di queste si trova infatti ancora ai nastri di partenza contro il 39% delle medio-grandi (50-499 addetti). (ANSA).
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