Randstad Research, acciaio italiano soffre carenza esperti 4.0

(ANSA) - MILANO, 09 FEB - Tecnici programmatori, tecnici esperti in applicazioni, ingegneri industriali e gestionali: sono le figure professionali con il più alto tasso di difficoltà di reperimento nel comparto italiano della metallurgia e della siderurgia. A rilevarlo è un'elaborazione di Randstad Research, su dati di Unioncamere Excelsior relativi al 2019, presentata nel webinar di siderweb "Steel Human - Il volto umano dell'acciaio", organizzato in collaborazione con Randstad Research, volto ad approfondire il tema delle competenze e del disallineamento tra domanda e offerta di figure professionali sul mercato del lavoro. "Oggi il capitale umano viaggia insieme alla tecnologia: mansioni sempre più tecnologiche richiedono anche competenze trasversali - spiega Daniele Fano, coordinatore del comitato scientifico di Randstad Research -. Per essere competenti a tutto campo c'è bisogno di qualificazione e ri-qualificazione. Occorre inoltre rendere il settore più attrattivo agli occhi dei giovani tecnici e laureati che si affacciano al mondo del lavoro, nonché stimolare un ampliamento dell'offerta formativa". È proprio nella sotto qualificazione sul fronte tecnico-scientifico che, secondo un'indagine di Randstad Research su aziende manifatturiere, vanno in primo luogo individuate le cause del disallineamento tra domanda e offerta di competenze (57,8%). Al secondo posto le scarse capacità di aggiornarsi, seguita da una carenza di competenze trasversali, le cosiddette 'soft skill'. Nella classifica delle 10 professioni con maggior numero di assunzioni pianificate nel 2019 giudicate di difficile reperimento, ai primi posti figurano attrezzisti di macchine utensili e professioni assimilate; operai di macchine utensili automatiche e semiautomatiche; montatori di carpenteria metallica. (ANSA).