(ANSA) - ROMA, 13 APR - Hideki Matsuyama, nuovo re del The Masters, all'apparire ha sempre preferito l'essere. Anche dopo il trionfo ad Augusta, in Georgia (Usa), il campione giapponese ha continuato a mantenere riservatezza e umiltà. E' stato immortalato per la prima volta all'aeroporto Hartsfield-Jackson di Atlanta (Stati Uniti) seduto in disparte, intento a guardare il telefonino, con la "Green Jacket", simbolo del Masters Tournament, adagiata su una poltroncina. Per lui nessun aereo privato ma uno di linea in un viaggio, quello verso il Giappone, sicuramente lungo. Il primo volo da Atlanta a Chicago dove, al suo arrivo, è stato nuovamente fotografato con la "Green Jacket", stavolta appoggiata sul suo braccio sinistro.
Matsuyama non ha mai amato avere i riflettori puntati addosso.
Anche quando è diventato un giocatore professionista, nel 2013, ha sempre cercato di evitare le attenzioni riservate dalla stampa locale ad altre star dello sport giapponese. Nel 2017, dopo il secondo posto allo US Open (che gli ha permesso anche di salire al secondo posto del ranking mondiale), la stampa rimase spiazzata non solo dal fatto che Matsuyama fosse sposato ma anche dalla circostanza che avesse una figlia, Kanna. Con loro si prepara a festeggiare il trionfo più grande in carriera, arrivato a pochi mesi dalle Olimpiadi di Tokyo. Per il The New York Times il 29enne è ora "un eroe nazionale in Giappone e il golfista riservato e timido dovrà affrontare i riflettori dei media che seguono ogni mossa degli atleti nipponici all'estero".
Non fa certo eccezione il golf, sport molto popolare in tutta la nazione. Matsuyama peraltro è diventato il primo giocatore, a livello maschile, a vincere un Major. Nel 1980 allo Us Open, vinto da Jack Nicklaus, ha sfiorato l'impresa una leggenda del green giapponese, Isao Aoki, che concluse il torneo al secondo posto. Mentre in ambito femminile solo due giocatrici sono riuscite a imporsi in tornei del Grande Slam: Chako Higuchi nel LPGA Championship 1977 e Hinako Shibuno nel Women's British Open 2019.
Da campione nell'ombra (per scelta) a star che non può più nascondersi. Questa la parabola di Matsuyama che, al The Masters, ha interrotto un digiuno con la vittoria che durava dall'agosto 2017 (successo al WGC-Bridgestone Invitational). Per un fenomeno non solo d'umiltà ma anche d'incassi che in carriera, sul PGA Tour, ha già guadagnato oltre 33.000.000 di dollari. (ANSA).