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Masters: da tsunami a Green Jacket, Matsuyama nuovo re

1/o giapponese a imporsi ad Augusta, io "speranza per i giovani"

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 12 APR - Il suo debutto all'Augusta National era arrivato nel 2011, un mese dopo una tragedia che colpì la sua città natale. Di ritorno da un commong training in Australia, Matsuyama trovò l'area intorno al suo ateneo, la Tohoku Fukushi University di Sendai, devastata. Il nipponico decise inizialmente di non andare in Georgia per giocare il torneo dei campioni nonostante un invito per aver vinto l'Asia-Pacific Amateur Championship. Ma a fargli cambiare idea furono il suo staff e la sua famiglia. Il risultato? Si affermò come il migliore fra i dilettanti e fu premiato con la Silver Cup.
    Dalle difficoltà al trionfo che arriva nell'anno dei Giochi di Tokyo e quasi 4 anni dopo la sua ultima vittoria (nell'agosto 2017 al WGC-Bridgestone Invitational). "Sono davvero felice - la gioia di Matsuyama - e spero con questa vittoria di diventare un pioniere della crescita del golf giapponese. E' davvero emozionante sapere che così tante persone abbiano fatto il tifo per me e l'augurio è che tanti giovani possano seguire le mie orme".
    Da Jack Nicklaus a Tiger Woods. Dall'Orso d'oro del golf (Nicklaus), recordman della competizione con 6 successi al californiano, grande assente quest'anno dopo il grave incidente d'auto che lo ha coinvolto e re per cinque volte ad Augusta.
    Anche due leggende del golf hanno reso omaggio a Matsuyama.
    "Voglio fargli le mie più sentite congratulazioni, sono felice anche per il Giappone", questi i complimenti di Nicklaus. "Ha reso il suo paese orgoglioso, felicitazioni per questo storico risultato". Così Woods su twitter ha celebrato il nuovo Masters Champion.
    "E' stato meraviglioso. Mentre il Coronavirus continua a imperversare il tuo risultato ha commosso i nostri cuori e ci ha dato coraggio". Anche Yoshihide Suga, primo ministro del Giappone, ha voluto complimentarsi con Matsuyama. Che nel 2017 sfiorò il trionfo in un Major chiudendo al secondo posto lo US Open, risultato che lo portò al secondo posto del ranking mondiale.
    Prima di lui due nipponiche erano riuscite a imporsi, sponda golf, in un evento del Grande Slam ma in ambito femminile: Chako Higuchi nel LPGA Championship 1977 e Hinako Shibuno nel Women's British Open 2019. Mentre in ambito maschile Iaso Aoki fu runner up allo US Open nel 1980 vinto da Nicklaus.
    Per Matsuyama è un risultato storico così come per il Giappone, che fa doppietta. La seconda edizione dell'Augusta National Women's Amateur, lo scorso 3 aprile, è stata vinta dalla nipponica Tsubasa Kajitani. Ora Matsuyama ha firmato il bis in campo maschile. Portando a sei i titoli sul PGA Tour (cifra comprensiva di un Major e due WGC), impreziosendo un palmares che comprende anche 8 vittorie sul Japan Tour e un successo all'Hero World Challenge (evento non ufficiale del massimo circuito americano). Matsuyama succede così a Dustin Johnson (con l'americano, vincitore nel 2020 e out al taglio quest'anno) che nel rituale scambio di consegne ha aiutato il giapponese a indossare la Green Jacket. Il nipponico incassa così un montepremi di 2.070.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 11.500.000 e vola dalla 25/a alla 14/a piazza del ranking mondiale. Battendo per un solo colpo il debuttante americano Zalatoris, secondo davanti ad altri due statunitensi: Jordan Spieth e Xander Schauffele, 3/i con 281 (-7). Quinta piazza (282, -6) per lo spagnolo Jon Rahm e l'australiano Marc Leishman. Settima (283, -5) per Justin Rose, leader nei primi due round. Finale da horror per Chicco Molinari, 52/o (su 54 giocatori che hanno superato il taglio) dopo un parziale chiuso in 81 (+9) con 7 bogey e un doppio bogey.
    Ad Augusta sventola la bandiera del Giappone. E' Matsuyama il nuovo re del The Masters. (ANSA).
   

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