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LPGA "caddy non obbligatori", scelta fa discutere

Per giocatrici possibilità di rinunciarvi fino termine pandemia

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 21 MAG - Alle giocatrici la possibilità di scegliere a discrezione di poter contare o rinunciare ai caddy durante l'emergenza sanitaria. Questa la decisione, che fa già discutere, comunicata dal LPGA Tour di golf alle proettes del massimo circuito americano del green verso il ritorno alle gare previsto per il 23 luglio nell'Ohio con il Marathon LPGA Classic.
    Le protagoniste del tour potranno dunque avere la facoltà di decidere di avere o no al loro fianco gli assistenti almeno fino al termine della stagione 2020. "Si tratta di una scelta temporanea, pensata anche per proteggere quelle giocatrici che non hanno caddy fissi ma saltuari, e che potrebbero sentirsi a rischio lavorando con operatori e operatrici del settore sconosciuti e locali, a seconda dei posti dove si giocheranno i tornei". Questa la posizione del LPGA Tour, che non è affatto piaciuta a tanti "portaborse" del settore. Per Les Luark, prima caddie di Ariya Jutanguarn e ora al fianco di Lydia Ko, "così facendo si permetterà a tante giocatrici di trarre un maggiore vantaggio economico, contribuendo a mettere in difficoltà tanti professionisti del settore che già in questi mesi non hanno percepito alcunché per via dell'emergenza sanitaria. Sono consapevole - ha sottolineato ancora Luark - che la stragrande maggioranza delle giocatrici apprezzi il lavoro dei caddy e tutto quello che fanno per vivere. Ma quella del LPGA Tour non mi sembra davvero una scelta opportuna".
    Che va nella direzione diametralmente opposta da quella adottata dal LPGA of Korea Tour, tra i cinque principali circuiti di golf femminile al mondo che, già dal KLPGA Championship, primo evento post pandemia, non ha certo rinunciato ai caddy, tutti muniti di mascherina. (ANSA).
   

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