(ANSA) - ROMA, 15 DIC - Trionfo record per Tiger Woods che in
Australia, da capitano e giocatore, trascina gli Stati Uniti
all'8/o successo consecutivo nella Presidents Cup centrando la
27/a vittoria personale nel torneo e superando così il
precedente primato di Phil Mickelson (26).
L'America conquista per l'11/a volta (su 13 edizioni
disputate) la sfida biennale grazie a una rimonta negli incontri
di singolo che hanno permesso alla spedizione a stelle e strisce
di imporsi con il punteggio di 16-14 nei confronti del Team
Internazionale di Ernie Els. Lacrime di commozione per Woods,
fenomeno californiano che chiude con un altro successo un 2019
show. "Ha vinto il gruppo - le dichiarazioni di Woods - e sono
davvero emozionato. I ragazzi meritano questa gioia, hanno
giocato in maniera impeccabile".
A Melbourne la festa è tutta per gli Usa che mettono
nuovamente al tappeto il Resto del mondo (giocatori europei
esclusi) che pure avevano condotto la kermesse nei primi tre
giorni di gare (10-8 il punteggio alla fine della terza manche).
Tre su tre. Woods cala il tris e dopo aver conquistato due
match di doppio al fianco di Justin Thomas nell'individuale
riesce a superare nettamente il messicano Abraham Ancer (tra le
sorprese della competizione e finora imbattuto) per 3&2 grazie a
sei birdie realizzati in 16 buche giocate. L'ultimo round inizia
alla grande per gli States che, con la reazione di Patrick Reed
(che conquista la prima vittoria, 4&2, arginando la concorrenza
di Pan Cheng-tsung), riportano i giochi in parità. Il sorpasso
arriva con Dustin Johnson che mette ko (4&3) Haotong Li. Il team
di Els reagisce e riporta la situazione in equilibrio con
Sungjae Im. Il sudcoreano piega (4&3) Gary Woodland e torna a
far sperare il Resto del mondo. Ma i tre exploit consecutivi di
Patrick Cantlay (3&2 a Joaquin Niemann), Xander Schauffele (2&1
contro Adam Scott) e Webb Simpson (2&1 nei confronti di Ben An)
fanno sprofondare nel baratro il Team Internazionale e sognare
gli Stati Uniti.
Cameron Smith suona la carica e batte a sorpresa (2&1)
Thomas. Ma il birdie decisivo di Matt Kuchar alla 17 nella sfida
con Louis Oosthuizen (finita in parità) regala agli americani la
certezza della vittoria. E così il match finale (pari e patta)
tra Rickie Fowler e Marc Leishman serve solo a scatenare la
festa Usa che, rispetto alla debacle nella Ryder 2018 di Parigi,
dove è caduta sotto i colpi di Francesco Molinari e l'unione del
Team Europe, s'è dimostrata una compagine più compatta e
determinata nonostante l'assenza pesante di Brooks Koepka
(leader mondiale). La corsa finale di tutta la squadra verso
Woods, capitano-giocatore e trascinatore degli Usa, è la
dimostrazione di un gruppo unito, che ha incassato anche i
complimenti di Donald Trump. "Congratulazioni a Tiger - il tweet
del presidente degli Stati Uniti - e a tutto il team per
l'eccezionale vittoria e l'incredibile rimonta. Siete dei
campioni incredibili". Continua invece il calvario del Team
Internazionale. L'ultimo ed unico successo nella Presidents Cup
risale al 1998 (mentre in parità è finita la sfida del 2003).
(ANSA).