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Genesis Open, i big partono male

Woods è 63/o, male Johnson e Molinari. Cantlay-Finau al comando

Redazione ANSA ROMA

 Da Dustin Johnson a Tiger Woods passando per Francesco Molinari. Senza dimenticare Tommy Fleetwood, Rory McIlroy, Jordan Spieth e Matt Kuchar. Nella prima giornata del Genesis Open di golf, evento del PGA Tour, falsa partenza per tutti i big del torneo. Sul percorso del Riviera CC (par 71), a Pacific Palisades (Los Angeles) in California, Woods s'è guadagnato la 63/a posizione dopo un giro chiuso in 72 (+1) colpi. Cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey (alla 11) per l'ex numero uno al mondo.
    Alla seconda apparizione del 2018, il campionissimo statunitense al termine della prima manche ha voluto comunque guardare il bicchiere mezzo pieno. "Potevo fare meglio - il commento di Woods -, ma sono ancora in corsa. Sono convinto che su questo green fantastico potrò trovare ritmo e gioco già nelle seconde 18 buche". Tra le stelle in campo il migliore è Bubba Watson. L'americano è attualmente al 6/o posto della classifica (-3) a due colpi di distanza dalla coppia di testa composta dai connazionali Patrick Cantlay e Tony Finau (entrambi a -5). Mentre Justin Thomas ha fatto registrare una discreta prova conclusa in 69 (-2).
    Diciannovesimo posto provvisorio per il numero 4 al mondo.
    Stesso risultato per Ernie Els, intramontabile leggenda sudafricana. Mickelson e Fleetwood, tra i protagonisti più attesi, sono invece 21/i (-1). Con McIlroy e Spieth solo 36/i. Pessimo inizio anche per Johnson, campione in carica. Il leader mondiale è 107/o e a rischio eliminazione. Prova da dimenticare per Molinari. Unico azzurro in gara, il torinese ha cominciato malissimo la sua gara ottenendo la 135/a piazza (+6). Un birdie e 7 bogey per il piemontese. In un evento sospeso per l'arrivo del buio, con pochi giocatori chiamati ad ultimare il primo giro.
   

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