(ANSA) - RIO DE JANEIRO, 21 AGO - Chiusura nel segno della
protesta nell'ultima giornata dei Giochi a Rio. Un messaggio
politico nel caso dell'etiope Feyesa Lilesa, che ha festeggiato
la medaglia d'argento nella maratona concludendo la gara con le
braccia incrociate sopra alla testa, un gesto contro la giuria
invece quello dei tecnici del lottatore mongolo Ganzorig
al termine della finale per il bronzo olimpico nella categoria
65 kg. Il maratoneta etiope ha dedicato la medaglia agli oromo,
etnia che vive al confine con il Kenya ed è impegnata in
un'accesa battaglia per l'indipendenza con le autorità
etiopiche. Più pittoresca, invece, la protesta dei due
allenatori del lottatore mongolo, che si sono spogliati davanti
alla giuria per contestare la decisione di assegnare la vittoria
all'uzbeko Navruzov, rimanendo addirittura in mutande. Uno dei
due si è anche inginocchiato.