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'Ostruzionismi su Anna dopo la morte', polemica sul fine vita

'Ostruzionismi su Anna dopo la morte', polemica sul fine vita

Botta e risposta tra associazione Coscioni e Asugi

TRIESTE, 27 agosto 2024, 18:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Botta e risposta tra l'associazione Luca Coscioni e l'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina sul caso di Anna, nome di fantasia della donna triestina di 55 anni, affetta da sclerosi multipla, che a novembre 2023 aveva esercitato il diritto al suicidio medicalmente assistito.
    L'associazione Luca Coscioni annuncia in una nota che il caso non si è ancora concluso e segnala "ostruzionismi" da parte di Asugi anche dopo la morte della donna. Nel dettaglio, Filomena Gallo, Angioletto Calandrini e Francesca Re, legali rappresentanti degli eredi di Anna, hanno scritto una lettera urgente ad Asugi "per sollecitare il pagamento dell'imposta di registro, richiesta dalla Agenzia delle entrate, relativa all'ordinanza del 5 luglio 2023, con cui il Tribunale civile di Trieste aveva ordinato all'azienda sanitaria di effettuare le verifiche necessarie all'accesso alla morte volontaria assistita di Anna e aveva condannato Asugi al pagamento delle spese di giudizio oltre a una somma di 500 euro per ogni giorno di ritardo nell'effettuare le ordinate verifiche". In caso contrario, avvertono i legali, "i nostri assistiti provvederanno al versamento dell'imposta e saremo costretti ad agire in via giudiziale". Secondo Gallo, "il danno economico prodotto dall'ostruzionismo di Asugi è a carico di tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia".
    Ma Asugi ribatte: l'azienda sanitaria, in una nota di replica, "precisa che la richiesta per il pagamento dell'imposta di registro è stata ricevuta dalla struttura competente in data 19 agosto e lo stesso servizio ha dato immediato avvio alla procedura di liquidazione".
   

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