Il 16 agosto prossimo cadrà
l'ottavo anniversario dell'incidente che coinvolse lo storico e
bellissimo tram che collega il centro di Trieste con il Carso, e
che ha condannato a una sosta forzata quanto inspiegabile il
servizio di trasporto pubblico con tutto il suo carico di
suggestioni.
Realizzato con una tecnologia all' avanguardia per l'epoca,
che prevedeva, nella parte di binari dove la salita si impenna
fino a raggiungere i 26 gradi, che la vettura si agganciasse a
una cremagliera trasformando il tram in funicolare, il "tram de
Opcina è nato disgrazia'", come recita una nota canzone
triestina. Non a caso, per burocrazia, lungaggini
amministrative, autorizzazioni e quant' altro, il tram è fermo
da otto anni.
Ora, secondo quanto fanno sapere dall' ufficio tecnico del
Comune di Trieste, dopo varie promesse, dovrebbe essere la volta
buona: il Comune di Trieste ha concluso i lavori (già dallo
scorso autunno) e attende il nulla osta dall'Agenzia Nazionale
per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture stradali
e autostradali (Ansfisa). Nella speranza che questo venga
concesso per i lavori già svolti e finiti, un breve tratto,
danneggiato dall' incidente, e non per l'intero percorso.
D'altronde, un gruppo di lavoro ha indicato nuove linee guida ha
elaborato schede tecniche ma la posizione del Comune è che
queste debbano appunto essere limitate al tratto oggetto dei
lavori. Anche perché armamento, vetture e quant' altro, sono
rimasti identici a prima dell' incidente. Per il Comune il
servizio potrebbe riprendere anche subito.
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