Si va verso la fine di ogni
"disparità di trattamento economico" tra i professionisti
dell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina. Non ci
saranno più sperequazioni nelle retribuzioni tra chi lavora a
Trieste e chi lavora a Monfalcone o Gorizia facendo capo alla
stessa azienda. L'annuncio è arrivato oggi dal direttore
generale di Asugi, Antonio Poggiana, che ha incontrato le sigle
sindacali all'ospedale di Cattinara.
La direzione, come spiega una nota, ha presentato una
proposta per "realizzare l'omogeneizzazione di tutte le voci del
trattamento accessorio a carico dei fondi contrattuali,
dall'esercizio 2024" per "evitare disparità", e "le tabelle
economiche che davano conto della situazione attuale e
dell'incremento previsto per ciascun fondo. L'illustrazione ha
messo in luce le azioni previste per attivare la nuova
ripartizione che consentiranno di equiparare le voci relative al
trattamento accessorio, alla retribuzione di risultato e alla
retribuzione di posizione".
La riunione è stata convocata anche a seguito di una lettera
di chiarimenti sottoscritta da 300 professionisti di Trieste,
rispetto alla diversità nelle retribuzioni con l'area isontina
legate alla "performance organizzativo-collettiva" relativa agli
obiettivi raggiunti nel 2023 dalla Dirigenza medica.
"Per noi oggi è arrivata la fumata bianca - afferma il
presidente di Aaroi-Emac Fvg, Alberto Peratoner - è una data
storica perchè non si parla più di fondi isontini e fondi
giuliani ma si parla di fondi aziendali, vengono unificate le
'tavole della legge' alla base delle retribuzioni dei
dipendenti. Lo chiedevamo dal 2021, quando è nata Asugi" dalla
fusione delle due aree. "Si tolgono così le sperequazioni tra
medici che lavorano per la stessa azienda". Dalla Direzione,
aggiunge Peratoner, "è stato spiegato che questa azione è
possibile ora perché la Regione Fvg ha stanziato oltre 4 milioni
di euro come fondo di perequazione". Nel 2024, ad esempio, "ogni
medico prenderà lo stesso obiettivo di risultato e non ci
saranno differenze tra i pagamenti delle guardie o delle
reperibilità".
"Grosse perplessità" invece su quanto presentato da Asugi
sono state espresse da Uil Medici, Anaao e Cimo, che
"rappresentano oltre il 50% degli iscritti della dirigenza
sanitaria". "Ci riserviamo di accettare la proposta di Poggiana
e faremo un'attenta analisi dei dati forniti". In ogni caso,
spiega Luciano Bressan, segretario aziendale Uil, "abbiamo
conferma che il movimento creato da una parte di medici
dell'area giuliana non corrispondeva alla realtà dei fatti",
presentata oggi dalla Direzione.
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