"Siamo partiti nel luglio 2020 con
l'audizione del presidente del porto di Trieste, Zeno D'Agostino
dinanzi alla IV Commissione del Consiglio regionale, proseguendo
nel settembre dello stesso anno con la mozione per impegnare la
Giunta a interloquire con lo Stato, per ottenere il
riconoscimento dell'extradoganalità". Lo ha detto oggi durante
un incontro il capogruppo di FdI in consiglio regionale Fvg,
Claudio Giacomelli.
Ripercorrendo i diversi passaggi di un iter "che si è
finalmente chiuso con l'accordo di programma a giugno scorso",
Giacomelli ha ricordato che la sua mozione era stata votata
all'unanimità in Consiglio regionale. Il tema
dell'extradoganalità del punto franco del porto di Trieste è
stato affrontato anche "dall'onorevole Fausta Bergamotto" che
"ha riconosciuto tale interlocuzione e tale approccio
propositivo sia in termini di competitività nei confronti degli
altri porti franchi o zone franche sia in termini di nuova
industrializzazione del sito produttivo di Bagnoli della
Rosandra ad opera del gruppo MSC" ha ricordato la deputata di
FdI, Nicole Matteoni.
Per quanto riguarda il nuovo presidente dell'Autorità
portuale, secondo il gruppo "sarà difficile trovare una figura
di ottimo tecnico che svolge il proprio lavoro con passione e
orgoglio come Zeno D'agostino. È una partita che si gioca sui
tavoli nazionali ma un'interlocuzione tra Governo e Regione ci
sarà. Il presidente della Conferenza delle Regioni e del Fvg,
Massimiliano Fedriga, farà il meglio per il territorio".
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