Non accettava la fine della
relazione e perseguitava la ex moglie fino a tentare di
ucciderla: si tratta di un cittadino albanese di 47 anni,
residente a Pordenone, che è stato rintracciato in un albergo a
Teramo, dove si trovava per lavoro, ed è stato portato in
carcere dagli agenti della Squadra Mobile, che hanno dato
esecuzione a un provvedimento di aggravamento della misura del
divieto di avvicinamento emesso dal Tribunale di Pordenone su
richiesta della Procura.
L'uomo, dopo la separazione dalla moglie, aveva assunto nei
confronti della donna gravi atteggiamenti intimidatori e
persecutori.
Il culmine della vicenda c'è stato lunedì scorso: l'uomo si
era appostato davanti a casa della ex moglie per aggredirla
brutalmente. Ha afferrato con entrambe le mani il collo e
iniziato a stringere forte, mollando la presa soltanto dopo una
decina di secondi, colpendola poi ripetutamente con gomitate e
pugni e, infine, con chiavi che aveva in mano. Era fuggito
quando alcuni vicini avevano dato l'allarme. Sul posto era
intervenuto un equipaggio delle forze dell'ordine ma nel
frattempo l'uomo era fuggito.
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