Bar e locali chiusi dalle 23.30 e
bottiglie e lattine vietate dalle 22 in poi: sono le misure
adottate dal Comune di Trieste in risposta a episodi di degrado
e violenza registrati nella zona tra piazza del Perugino e
piazza Garibaldi. L'ordinanza sarà valida dal primo agosto al 14
settembre, all'interno del perimetro formato da piazza
Garibaldi, viale D'Annunzio, via Limitanea, via Donadoni, via
Matteotti, via Manzoni e via Pascoli.
La decisione del Comune ha origine da episodi di violenza che
si sono verificati in prossimità di pubblici esercizi, esercizi
commerciali ed artigianali e che hanno coinvolto diverse
persone. "Ritenuto verosimile una recrudescenza dei possibili
episodi di violenza, schiamazzi o di vere e proprie violenze -
si legge in una nota - tali da rappresentare un grave
pregiudizio al decoro e alla vivibilità urbana e da generare una
diffusa percezione di degrado del territorio", il sindaco
Roberto Dipiazza ordina per 45 giorni e nell'area indicata "la
chiusura dei pubblici esercizi, delle attività commerciali con
vendita di alimentari, dei distributori automatici di prodotti
alimentari e delle attività artigianali per l'attività di
vendita di prodotti alimentari alle 23.30, con divieto di
riapertura sino alle 6". Inoltre dalla "22 alle 6 è fatto
divieto a chiunque di detenere e consumare bevande di qualsiasi
genere in bottiglie o contenitori di vetro ovvero in lattine di
alluminio su area pubblica o privata a uso pubblico. E' fatta
salva la consegna a domicilio limitatamente al trasporto e la
somministrazione da parte degli esercenti di bevande a favore di
clienti che usufruiscano delle eventuali strutture fisse o
mobili all'esterno dei pubblici esercizi nelle aree di
pertinenza".
Per chi non osservasse i nuovi divieti sono previste sanzioni
amministrative fino a 3mila euro.
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