È allarme mucillagine in tutto
l'Adriatico. Dopo la prima allerta lanciata al Nord, ora il
fenomeno si è allargato a tutte le coste, con pesanti danni alla
pesca. Lo fa sapere Confcooperative Fedagripesca, che chiede una
task force per tenere sotto controllo la prolificazione di
alghe, ma anche misure sociali per i lavoratori del settore. Da
vagliare, secondo l'associazione, anche l'ipotesi di un fermo
pesca volontario in base alla situazione delle singole
marinerie.
E' attraverso i suoi pescatori che Fedagripesca sta
monitorando l'evolversi della situazione che si sta aggravando
con il caldo di questi giorni. Un fenomeno che non preoccupa più
solo i pescatori di Friuli, Veneto e Emilia Romagna, ma anche
quelli di Molise, Abruzzo e Puglia. "Le nostre imprese - afferma
all'ANSA Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative
Fedagripesca - ci presentano un fenomeno esteso sia in
sospensione che sul fondo del mare, causando danni a tutti i
sistemi di pesca. Dalle attività artigianali allo strascico,
tutti lamentano danni alle reti e difficoltà di pescare". Dietro
l'angolo poi c'è il rischio anossia per le specie che vivono sui
fondali come vongole e fasolari.
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