Deroghe per gli esercizi pubblici
che si doteranno di steward, rispetto a quanto previsto
dall'ordinanza emessa dal sindaco di Udine, Alberto Felice De
Toni, che vieta per 30 giorni la vendita di alcolici da asporto
nei locali dalle 21 e la somministrazione dall'una di notte, in
seguito alla morte di Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese
rimasto vittima di una aggressione in centro città mentre
cercava di sedare una lite. E' la proposta emersa dal Comitato
per l'ordine e la sicurezza convocato oggi dal prefetto Domenico
Lione, e favorevolmente accolta da Confcommercio, che ha deciso
di ritirare la serrata prevista dalle 18 di oggi.
In una nota, Confcommercio Udine definisce l'esito del
confronto "una grande vittoria". "La restrizione sul consumo di
alcolici all'aperto e le deroghe previste per i locali che si
doteranno di steward, il cui costo verrà interamente sostenuto
da fondi regionali - hanno commentato i delegati della Cciaa
Antonio Dalla Mora e Giovanni Pigani- ci trovano d'accordo
perché confermano il nostro ruolo di responsabilità sulla
questione sicurezza in città". L'ordinanza, che - ha fatto
sapere il Comune - sarà modificata a breve, resta in vigore fino
alla scadenza prevista, allargando il divieto di consumo nei
luoghi pubblici su tutto il territorio comunale.
"Saranno inserite deroghe per gli esercizi che si doteranno
di un servizio di steward - ha precisato il Comune - anche in
collaborazione tra diverse attività per il presidio di una
precisa area". Il prefetto, ha spiegato De Toni, "ha descritto
una situazione di allarme sociale per alcuni episodi
verificatisi in città, che hanno spesso come causa l'abuso di
sostanze, fra cui l'alcol. Di fronte a questi dati di fatto si è
deciso di ampliare i confini dell'ordinanza e richiedere il
contributo degli esercenti come parte attiva".
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