"Nel momento in cui ci incontriamo
qui oggi, ci sono 250 milioni di bambini fuori dalla scuola. Un
aumento di 6 milioni dal 2021. Tra questi ci sono 100 milioni di
bambini in Africa". Lo ha detto la direttrice generale
dell'Unicef Catherin Russell intervenuta oggi alla riunione dei
ministri dell'Istruzione-G7 Italia 2024 a Trieste.
Russell ha aperto il suo discorso spiegando che è venuta a
Trieste direttamente da Sudan, "dove quasi un'intera popolazione
di bambini in età scolare, circa 17 milioni di bambini, non va a
scuola da quando la guerra è iniziata un anno fa. Ho visitato
un centro Unicef polveroso e caldo, pieno di bambini fuggiti dal
conflitto. Molte delle ragazze presenti mi hanno raccontato di
aver perso tutto: vestiti, case, amici e scuole. Mentre il loro
mondo si è sgretolato, il loro messaggio per me è stato
chiarissimo. 'Vogliamo tornare a casa e vogliamo tornare a
scuola'. Ho condiviso questa storia con voi oggi perché
nonostante le terribili avversità subite, hanno ancora speranza
il loro futuro e di tornare a scuola. Sognano ancora di
diventare avvocati, medici e architetti. Come comunità globale
stiamo deludendo queste ragazze e altre centinaia di milioni di
bambini come loro mondo" ed ha citato "gli altri milioni di
bambini nella Repubblica Democratica del Congo, a Gaza, ad
Haiti" e in Ucraina.
Russel ha sottolineato che l''Unicef è "determinato a garantire
il diritto all'istruzione per queste ragazze e per tutti i
bambini. Non possiamo permettere che queste ragazze vengano
lasciate indietro" ed ha suggerito alcune priorità
."Innanzitutto - ha proposto - dobbiamo migliorare la qualità e
l'impatto dell'istruzione. Non basta portare i bambini a
scuola... dobbiamo assicurarci che i bambini imparino davvero.
In secondo luogo, dobbiamo usare l'innovazione e le tecnologie
per raggiungere più bambini con l'istruzione di alta qualità,
soprattutto le ragazze. Dobbiamo pensare bene a come
l'Intelligenza Artificiale ci possa aiutare in questo sforzo.
Istruire i bambini del mondo è un programma ambizioso e
richiederà sforzi massicci e coordinati. Come Paesi del G7 - ha
concluso - avete un ruolo indispensabile da svolgere".
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