"L'insegnamento che dobbiamo cercare
di trasmettere ai giovani oggi è cercare di ricostruire dentro
di sé la percezione del tempo e il senso della morte. Per loro
il tempo non esiste, non c'è futuro, e la morte è un fatto
banale. In questo orizzonte, da un lato uccidere è un gesto
titanico che dà l'impressione di poter dominare la vita di
un'altra persona, dall'altro diventa a sua volta un fatto
banale". Lo ha detto lo psichiatra e scrittore Vittorino
Andreoli, Premio Hemingway 2024 di Lignano Sabbiadoro per la
sezione "Avventura del pensiero", riflettendo sui recenti
episodi di violenza accaduti in Italia, alcuni con esito
tragico, che hanno avuto per protagonisti adolescenti e giovani.
"La morte per i ragazzi - ha continuato Andreoli - non ha il
significato di mistero e limite che aveva per le precedenti
generazioni, ma ha una dimensione superficiale o diventa
un'opportunità per risolvere i conflitti. Inoltre - ha aggiunto
- se il futuro non esiste più, non esistono neppure i desideri,
cioè la capacità di immaginarsi un domani diverso".
Sul riconoscimento che gli sarà consegnato domani a Lignano
Sabbiadoro, il cui Comune organizza il premio in collaborazione
con Fondazione Pordenonelegge, lo psichiatra ha detto che "i
premi hanno sempre un che di commovente, sono una bella
esperienza umana". E poi, ha aggiunto, "Hemingway, con la sua
vita avventurosa, divisa tra momenti di entusiasmo e passione e
momenti di malinconia e depressione, per uno come me, che studia
il comportamento umano, è un personaggio di straordinario
interesse".
Andreoli incontrerà il pubblico domani sera a Lignano, anche
per presentare il suo ultimo libro, edito da Solferino, Lettera
sull'amore (A tutte le età). "L'amore è un bisogno essenziale ed
esistenziale che riguarda tutti - ha detto lo psichiatra - non
solo il rapporto tra lui e lei, dove può essere confuso con il
sesso, ma tante altre relazioni umane, tra genitore e figlio,
nonno e nipote e così via. Parte dalla consapevolezza della
propria fragilità e nasce dall'unione di due fragilità. Qui non
c'entra nulla la potenza: è piuttosto uno scambio tra fragilità
per vivere meglio. Dobbiamo recuperare il senso dell'amore - ha
concluso - altrimenti, se perdiamo anche questo, le cose
andranno proprio male".
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