"La due giorni che apriamo oggi è
un evento di grande interesse, ma non nascondo la mia
preoccupazione per il ritardo enorme che il nostro Paese sta
accumulando nel settore dell'intelligenza artificiale. L'AI è
un'invenzione straordinaria tanto quanto fu quella della ruota
ma il Paese non è ancora abbastanza proattivo. E' quanto mai
strategico che l'Italia metta in atto misure per essere al passo
con i grandi investimenti che altre nazioni stanno già compiendo
per questa nuova opportunità
tecnologica". Lo ha detto l'assessore ai Sistemi informativi del
Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari, in occasione della
prima giornata del Laboratorio Sanità 20/30 AI (Intelligenza
Artificiale), l'evento organizzato a Codroipo (Udine) dal
Laboratorio Sanità 2030 Fvg, Regione Fvg e Agenas con
l'obiettivo di riunire un numero selezionato di esperti
nazionali e internazionali, tra dirigenti e manager della
sanità, delle Regioni, università, centri di ricerca e società
scientifiche per un confronto con le imprese tecnologiche per
condividere l'approccio ed i contenuti.
Un passaggio dell'assessore ha riguardato la normativa
italiana che regolamenta l'applicazione dell'Ia e in particolare
il settore sanitario: "Agenas ha il compito di realizzare la
piattaforma di intelligenza artificiale ma, secondo la norma, lo
dovrà fare senza che impatti sulle finanze pubbliche - ha
chiarito Callari -, questo dà la fotografia di come l'Italia
soffra di problemi di visione così come lo danno gli
investimenti. Si presume che le nostre aziende investiranno nel
settore nel 2024 circa 760 milioni di euro per adeguare il
sistema produttivo all'Ia, quando i grandi colossi della
tecnologia mondiale investiranno 200 miliardi di euro: anche
questo aspetto dà la misura del gap italiano".
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