Utilizzavano la pista
ciclo-pedonale Orlek-Trebiciano, sul Carso triestino, per
condurre in Italia, attraverso il confine sloveno, migranti per
lo più di provenienza medio orientale. Li accompagnavano a piedi
o in macchina. Per questo motivo, otto persone sono state
arrestate nell'ambito dell'operazione Abisso 2024 condotta dal
nucleo di polizia giudiziaria della polizia locale di Trieste e
coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.
I dettagli delle indagini sono stati presentati oggi in
Procura. Gli accertamenti sono iniziati ad aprile durante
verifiche sull'utilizzo della pista ciclo-pedonale per
l'approvvigionamento di sostanze stupefacenti dalla Slovenia; le
foto-trappole installate hanno invece rilevato il passaggio a
piedi, praticamente giornaliero, di circa tre decine di
individui per un totale di circa 500 persone circa in 15 giorni.
Alla testa dei gruppi, alcune persone che, alla stregua di
guide, sembravano condurre i vari gruppi verso l'abitato di
Trebiciano per poi ritornare in Slovenia. Un percorso usato
anche dalle automobili. In circa un mese sono quindi stati
arrestati 7 passeur dell'Est Europa, di cui 5 cittadini ucraini,
sorpresi a trasportare decine di migranti, tra cui anche diversi
minori. A inizio giugno è stato arrestato anche un cittadino
pachistano, mentre era in testa a un gruppo di 16 persone a
piedi di nazionalità nepalese, bengalese e pachistana.
Sono stati sequestrati veicoli e cellulari in uso ai passeur.
Durante le indagini è stato accertato che la cifra pagata per il
trasporto variava dai 6mila agli 8mila euro a testa.
I pagamenti verso i passeur, è stato spiegato, venivano fatti
con bonifico o in bitcoin; per ogni persona trasportata venivano
percepiti tra i 250-350 euro a persona.
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