Confindustria Alto Adriatico e
Federazione Gomma Plastica - che rappresenta in Confindustria
due settori che in Italia contano oltre 150 mila addetti - hanno
firmato un'intesa per promuovere l'adesione delle aziende del
comparto a entrambe le associazioni valorizzandone le capacità.
L'iniziativa punta ad estendere la gamma dei servizi
accessibili alle imprese, da quelli più legati alla presenza
territoriale e di gestione e organizzazione aziendale nel caso
di CAA, a quelli di supporto alle istanze dei due settori, nel
caso di Federazione Gomma Plastica.
«Nei confronti della plastica, da tempo, è in atto una
'guerra'» sostiene Roberto Tabelletti, Presidente della Filiera
Plastica Gomma Chimica Biomedicale Pelli di CAA (un centinaio
circa le aziende coinvolte). «Unica possibilità è unirci per
sostenere analisi e dati obiettivi, in UE, nei confronti di
media e opinione pubblica. È in atto una disinformazione». Per
il Presidente Federazione Gomma Plastica Marco Do, "obiettivo è
favorire una crescita nel Nord-Est dove tante aziende
specializzate producono materiali in gomma e plastica, cruciali
per un gran numero di settori produttivi».
Sulla questione regolatoria è intervenuto di recente il
Presidente di CAA, Michelangelo Agrusti, spiegando che i Paesi
europei, al contrario di quelli asiatici, sono «tra quelli che
riciclano di più, circa l'80%; e una parte di ciò che resta
fuori dai processi non va in discarica ma è utilizzata nei
termovalorizzatori con temperature superiori ai 1.200 gradi che
restituiscono combustibile che non produce diossine». Agrusti ha
sottolineato «l'ostilità del comitatismo" con "una parte di
popolazione che aspira a una società silvo pastorale. Sulla
plastica vi è un eccesso regolatorio: l'Europa viaggia con piedi
ancorati con il piombo».
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