Le ricerche del ragazzo disperso
in mare a Trieste dopo essersi tuffato tra il molo III e IV, in
Porto Vecchio, si stanno concentrando nel bacino, proprio lì
dove il ragazzo si è tuffato per poi allargarsi ulteriormente, e
proseguiranno fino al tramonto. Poi si valuterà nuovamente la
situazione, secondo quanto ha reso noto la Capitaneria di Porto,
che sta coordinando le ricerche stesse.
Queste sono riprese soltanto oggi pomeriggio perché tutti gli
operatori stamani sono stati impegnati nella nave che rischiava
di affondare davanti a Grado. Oggi, nel punto in cui il giovane
si è lanciato in acqua, un'area interdetta al pubblico, altri
ragazzi erano fermi accanto al mare, dopo aver scavalcato le
recinzioni che segnalano la zona chiusa al pubblico. Quando sono
usciti dall'area interdetta hanno raccontato di essere
pachistani e di dormire in alcuni edifici fatiscenti poco
lontano. "Non lo conoscevamo - hanno detto riferendosi al
giovane scomparso - ma tutti parlano di quello che è successo.
Speriamo lo trovino. Anche noi veniamo qua in questa zona spesso
ma non facciamo il bagno perché l'acqua è alta e ci fa paura".
Il ragazzo disperso è invece di origine marocchina, ed era in
compagnia di alcuni amici e di una ragazza due notti fa. E'
stata quest'ultima a dare l'allarme quando si è resa conto che
l'amico, ubriaco, una volta lanciatosi non è più riemerso.
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