Nono giorno di ricerche per
Cristian Molnar, il 25enne romeno travolto dalla piena del fiume
Natisone.
I soccorritori, favoriti dal bel tempo, hanno sezionato il
torrente in modo da procedere - adesso che le condizioni di
visibilità lo permettono - andando per esclusione dal ponte
Romano verso valle. I sommozzatori dei Vigili del fuoco in
acqua, i fluviali in superficie, i volontari della protezione
civile sulle sponde, stanno mappando tutte le aree, procedendo
progressivamente per sezioni verso la confluenza con il Torre.
Nel fine settimana l'assetto resterà immutato.
Se le ricerche resteranno senza esito, domani sera al termine
del decimo giorno di ricerche, saranno fatte delle valutazioni.
Lo sforzo è stato imponente: si sono mossi ogni giorno dagli
ottanta ai cento soccorritori, con elicotteri, droni,
imbarcazioni e unità cinofile. Amarezza è stata espressa per
alcune affermazioni del fratello del disperso, Petru Radu, che
in una delle poche interviste rilasciate ha definito la vasta
operazione di salvataggio come "molto teatrale". L'esercito di
soccorritori - dopo decine di ore al giorno trascorse in acqua -
auspica che si sia trattato di una cattiva interpretazione delle
parole pronunciate da parte dell'interprete.
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