E' "ancora allarme precariato
nella scuola" del Friuli Venezia Giulia, con "3mila posti
vacanti tra i docenti" previsti per il prossimo settembre. Lo
sottolinea la Flc Cgil Fvg, precisando che "non è la mobilità
volontaria a minare le fondamenta del sistema scolastico: il
vero problema sono le politiche di assunzione del personale".
"Su 700 trasferimenti richiesti in vista del prossimo anno
scolastico da docenti in servizio in Fvg - relaziona il
sindacato - meno di 100 sono diretti verso altre regioni, di cui
una sessantina appena verso il centro sud. Quasi la metà della
mobilità in atto, inoltre, non è volontaria ma d'ufficio e nella
maggioranza dei casi quella volontaria è fatta di spostamenti
all'interno della stessa provincia o entro i confini comunali".
Secondo Massimo Gargiulo, segretario regionale Flc Cgil, "il
quadro è tutt'altro che rassicurante". Ma non a causa della
libertà di movimento dei lavoratori, "altri sono gli elementi
drammatici che la chiusura dei trasferimenti ci offre: restano
infatti sul campo nazionale ben 62.293 posti di pianta organica
liberi. In Fvg il dato assomma a circa 1.500 posti, cui ne
andranno sommati altrettanti dell'area del sostegno. Posti che
saranno occupati dall'esercito dei precari".
La vera radice del problema, sostiene Gargiulo, sta quindi
nelle politiche di assunzione del personale. Inoltre, "per
dinamiche e cause diverse saranno vari gli istituti a correre il
rischio di non avere garantita la presenza di dirigenti
scolastici e amministrativi titolari e a tempo pieno".
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