Sottoscrizione dell'accordo di
programma per la reindustrializzazione del sito di Bagnoli della
Rosandra, nell'area di crisi industriale complessa di Trieste,
apertura della procedura prevista dalla legge 234/21 con
conseguente condivisione del piano di mitigazione e quindi
passaggio dei lavoratori da Wartsila Italia a Msc.
Sono i prossimi passaggi esaminati nel corso del tavolo sulla
crisi di Wartsila che si è svolto a Roma al ministero delle
imprese e del Made in Italy, alla presenza, tra gli altri, degli
assessori Fvg al Lavoro Alessia Rosolen e, alle Attività
produttive, Sergio E.Bini, oltre a Msc, Confindustria AA,
Wartsila, Invitalia, Rfi, Autorità di sistema portuale Adriatico
orientale, Coselag, Interporto e sindacati.
Per Rosolen è "urgente che Wartsila Italia presenti al più
presto l'aggiornamento del piano industriale per la
sottoscrizione dell'Accordo di programma e che esso abbia una
scansione temporale almeno triennale". La Regione, ha detto
Rosolen, "ha lavorato all'integrazione nel testo dell'Accordo di
programma inserendo aspetti fondamentali: il riferimento al
numero dei lavoratori coinvolti e alle tempistiche del loro
assorbimento da parte di Msc, all'attività formativa mirata e
all' attenzione all'indotto".
Bini ha rimarcato che "la Regione intende dare all'Accordo di
programma un approccio 'geografico', dato che questo riguarda
l'intera area industriale di Trieste". Dopo una revisione
dell'Accordo - con Autorità portuale, Coselag, Confindustria e
Interporto - il testo ora prevede l'ampliamento dell'area
oggetto dell' Accordo all'intera area industriale di Trieste con
la finalità della decarbonizzazione del trasporto, la
transizione green di ciclo produttivo e catena logistica,
l'efficientamento del processo produttivo ed energetico.
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