Per alcuni accedere alla facoltà di Medicina e Chirurgia è il sogno di una vita, per altri una delle possibili strade da percorrere post liceo "coerenti con il percorso di studi fatto finora". Tra di loro c'è chi ha già le idee chiare, come Francesca, studentessa del liceo Dante di Trieste, che vuole diventare medico legale. Oppure come Nicole, del liceo Oberdan, che vede nel suo futuro la professione di dentista. Fanno tutti parte dei 488 candidati - sui 531 iscritti - che si sono presentati questa mattina all'Università di Trieste, la sede loro assegnata per svolgere, in contemporanea con tutta Italia, le prime prove di ammissione ai corsi di laurea magistrale in Medicina e chirurgia e in Odontoiatria e protesi dentaria.
I candidati devono rispondere a 60 quesiti su biologia, chimica, fisica e matematica, ragionamento logico e problemi, competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi. Le domande sono estratte dai 3.500 quesiti inseriti nella banca dati del Mur. Una seconda prova, analoga a quella di oggi, è prevista per il 30 luglio. "La modalità di esecuzione del test è già rodata, la differenza è che quest'anno i candidati potranno ripeterlo due volte" per eventualmente migliorare il punteggio in graduatoria "e questo è un vantaggio", ha spiegato Milena Cadenaro, coordinatrice del corso di laurea in Odontoiatria dell'Università di Trieste e presidente della commissione del concorso. L'accesso alla facoltà a numero programmato, ha puntualizzato, "è ancora assolutamente necessario. Toglierlo avrebbe un impatto negativo sull'organizzazione dei corsi di laurea e sulla formazione degli studenti, soprattutto in termini di capienza delle aule e possibilità di frequentare tirocini".
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