"Never stop learning" ripeteva
Fulvio Camerini (1925-2019), fondatore della Cardiologia di
Trieste che diresse dagli anni '60 al 1996. E' in ossequio a
questo assunto, oltre a un valore didattico e all'importanza di
non dimenticare, che la Edizioni Università Trieste (UET) ha
pubblicato "Radiologia cardiovascolare: 70 anni di immagini,
dall'Archivio Camerini ai giorni nostri", praticamente la storia
della diagnostica per immagini in Cardiologia dagli anni '50 ad
oggi.
Il libro (open-access al link URI https://
www.openstarts.units.it/handle/10077/35733) è curato da
Gianfranco Sinagra, Marco Masè e Maddalena Rossi del Dip.
Cardiotoracovascolare, ASUGI e Università di Trieste.
"Pur essendo entrate nell'uso comune numerose e più
'raffinate' metodiche di diagnostica per immagini, la
radiografia del torace, grazie a facile accessibilità,
immediatezza dei risultati e ridotta esposizione a radiazioni
ionizzanti, rimane uno degli esami maggiormente eseguiti",
scrive nella Premessa Sinagra, Dir. Dip. Cardiotoracovascolare e
docente di Malattie dell'Apparato Cardiovascolare all'Università
di Trieste.
Sinagra ripercorre il periodo dalla scoperta della radiazione
elettromagnetica da parte del premio Nobel per la fisica Wilhelm
Röntgen, alla prima radiografia eseguita dal Maggiore John
HallEdwards a Birmingham, alle unità mobili radiologiche
sostenute da Marie Curie nel primo conflitto mondiale per
assistere i soldati feriti, fino ad oggi. "La radiologia ha
visto fiorire numerose tecniche divenendo un indispensabile
ausilio diagnostico". Nella seconda parte sono analizzati casi
clinici attraverso la tecnica imaging multimodale avanzato. Le
immagini furono raccolte e selezionate da Camerini, diventando
materiale di studio per la gestione dei malati, in occasione di
lezioni o di concorsi.
Camerini dopo esperienze al National Heart Hospital e
Hammersmith Hospital di Londra e al Karolinska Hospital di
Stoccolma e Uppsala fondò nel 1964 a Trieste il servizio di
Fisiopatologia Cardiovascolare dirigendolo con apertura al
dialogo e al confronto multidisciplinare e internazionale e
secondo i principi del merito e dell'attenzione ai giovani. Ebbe
importanti ruoli nella Società Europea di Cardiologia. Con
Arturo Falaschi estese la ricerca genetica e molecolare alle
malattie cardiovascolari, studi sviluppati poi all'Università di
Denver (Usa). Senatore, si ricorda il suo intervento a difesa
della medicina basata sulle prove di efficacia in epoca di
controversie sul "metodo Di Bella".
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