Anche in Fvg è matura la sensibilità
nella popolazione e nelle istituzioni verso il riconoscimento e
la salvaguardia delle minoranze storico-linguistiche regionali,
che vanno tutelate anche attraverso informazione e
programmazione radiotelevisiva erogata dal servizio pubblico,
perché una lingua è davvero viva se racconta l'attualità. E'
l'idea emersa dal convegno sul tema " Rai tal Friûl",
organizzato dalla Società Filologica Friulana e dall'Assemblea
della comunità linguistica friulana.
Al centro del dibattito, aperto dagli interventi introduttivi
del presidente della Filologica, Federico Vicario, e dell'Aclif,
Daniele Sergon, c'è stato un focus sull'esperienza dei programmi
e dei telegiornali della Rai in lingua ladina, alla presenza del
presidente del Consiglio regionale del Fvg Mauro Bordin. Il
presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Fvg, Cristiano
Degano, ha trattato il tema "Rai e minoranze linguistiche del
Fvg: un percorso che parte da lontano", mentre Mateo Taibon,
giornalista ladino, ha raccontato l'esperienza di Rai Ladinia.
"Un confronto stimolante - ha commentato Vicario - quello con
un'altra lingua minoritaria, molto vicina al friulano, che ha
saputo sviluppare una programmazione radiotelevisiva di rilievo
anche per i contenuti". "Rai Ladinia - ha detto Sergon - è un
perfetto esempio di come sia un diritto per le minoranze avere
una programmazione di qualità e quantità sui canali pubblici. Un
esempio del quale speriamo possa usufruire presto anche l'area
friulanofona con oltre 600 mila persone parlanti e 145 Comuni
aderenti all'Aclif". Rai Ladinia (rivolta a una platea di 30.000
persone) trasmette 100 ore annuali in ladino. "Da noi c'è ancora
molto lavoro da fare e nei prossimi mesi ci impegneremo in vista
del rinnovo della convenzione sul friulano tra Rai e Presidenza
del Consiglio dei ministri - ha detto il presidente del
Consiglio Fvg Mauro Bordin concludendo in marilenghe - ringrazio
tv e radio private che raccontano le nostre comunità in friulano
ma la Rai è un'altra cosa, rappresenta le istituzioni e il
pubblico. L'iniziativa del nuovo programma radiofonico in
friulano, 'Friûl in comun, vôs e iniziativis dal teritori' in
collaborazione con Aclif apre un percorso importante, ma
facciamolo anche in tv, i nostri territori in immagini".
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