(di Valeria Pace)
Nato dagli sforzi di due
illuminati scienziati, il Premio Nobel di origini pachistane
Abdus Salam e Paolo Budinich, con la benedizione persino di
Robert J. Oppenheimer, meta negli anni di 107 Premi Nobel,
l'International Centre for Theoretical Physics (Ictp) di
Trieste, dalle cui costole sono nate sette altre istituzioni
scientifiche in città che hanno contribuito a rilanciare il
sistema economico del territorio, nel 2024 compie 60 anni.
Sessant'anni, dal 1964 ad oggi, in cui il centro, che ha una
governance congiunta a cui partecipano, oltre al governo
italiano, due agenzie delle Nazioni Unite, Aiea e Unesco, ha
contribuito a realizzare il sogno di Abdus Salam: creare un
luogo dove gli scienziati provenienti da Paesi in via di
sviluppo possano soggiornare per prendere contatto con
l'avanguardia della scienza e superare l'isolamento scientifico
in cui sono confinati così anche da arginare la fuga di
cervelli. Un altro principio contraddistingue questo Centro:
fondato negli anni della Guerra Fredda al confine meridionale
della cortina di ferro, per Salam era importante fosse un luogo
dove gli scienziati potessero collaborare pur appartenendo ai
due blocchi politico-sociali. Questo l'ha reso uno dei primi
esempi di diplomazia scientifica, che continua ancor oggi. Un
principio inderogabile: anche oggi all'Ictp sono ospitati
scienziati di Paesi in guerra tra loro, come ucraini e russi,
palestinesi e israeliani. Ogni anno, comunque, giungono in
visita circa 6mila ricercatori di più di 150 Paesi.
Dal punto di vista scientifico, l'Ictp è da sempre
un'eccellenza. Tra i nomi dei relatori della cerimonia di
inaugurazione c'erano i più grandi fisici del XX e del XXI
secolo come Heisenberg e Dirac. La medaglia Dirac, premio
istituito dall'Ictp nel 1985, è diventato uno dei più
prestigiosi riconoscimenti in fisica teorica, anticipando più
volte i Nobel in Fisica.
Le celebrazioni per il 60/o anniversario del Centro si
svolgeranno a Trieste in tre simposia sulle grandi sfide attuali
(energia e clima, sicurezza nucleare e calcolo scientifico) e
una giornata di celebrazioni, l'8 novembre. L'obiettivo è
tracciare una prospettiva sul futuro in cui le risposte alle
sfide scientifiche dovranno essere globali. Ictp vuole
continuare a coinvolgere nel dialogo internazionale anche i
Paesi in via di sviluppo.
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