Le guerre in Ucraina e in Medio
Oriente, la crisi del Mar Rosso, anche se in misura minore, e
quella interna della Germania pesano sui numeri dell'export del
settore del legno arredo. Lo rilevano i dati del settore diffusi
durante la presentazione del Salone del mobile 2024.
Ammonta a circa 2,5 miliardi il valore dell'export della
filiera legno-arredo sulla rotta del Mar Rosso mentre l'import è
pari a circa 1,9 miliardi. "Sono cifre importanti, ma non sono
cifre che devono far gridare al disastro o alla preoccupazione
eccessiva - ha evidenziato il presidente di Federlegnoarredo,
Claudio Feltrin -. E sappiamo che quest'anno sarà comunque da
gestire. Anche perché poi ci sono altri fattori politici. Le
elezioni in America che hanno un'influenza ovviamente avranno
un'influenza anche in Europa, ce l'hanno già".
Il prezzo del legno invece dopo aver raggiunto un picco ad
ottobre 2022 ha iniziato a calare, anche se molto lentamente.
Gli ultimi dati a disposizione evidenziano che nel periodo
gennaio-novembre'23 l'aumento del legno risulta ancora dell'1,2%
sullo stesso periodo del '22. Gli Infodata, realizzati dal
Centro Studi di FederlegnoArredo su dati Istat, evidenziano che
per l'export la Francia risulta ancora in testa (2,7 miliardi di
euro) a +0,6%, seguita dalla Germania, (1,8 miliardi di euro)
alle prese con una pesante crisi interna; a -6,4%. Gli Stati
Uniti (1,7 miliardi di euro) scendono al terzo posto dopo due
anni di crescita sopra la media nei quali aveva superato la
Germania, con un pesante -13,2%. La Cina ancora salda al settimo
posto (458 milioni) registra un -19,1%, la peggiore performance
tra le prime 10 destinazioni della filiera. Per trovare un segno
positivo dopo la top ten si deve scendere alla 12esima posizione
degli Emirati Arabi Uniti (307 milioni di euro) a +3,3%; segue
la Russia (246 milioni) a -7,4% e il Canada, 15esimo (221
milioni) a -14,5%, mentre l'Arabia Saudita (185 milioni) è a
-1,9%.
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