Il Conservatorio di Musica
Giuseppe Tartini di Trieste torna al Quirinale: esattamente un
anno dopo l'esibizione per le celebrazioni ufficiali del Giorno
del Ricordo 2023, l'Orchestra d'Archi del Tartini sarà
nuovamente tra gli eventi programmati venerdì 9 febbraio - in
occasione del Giorno del Ricordo 2024 - alla presenza del
Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La cerimonia istituzionale sarà trasmessa in diretta su Rai1
dalle 10.55 e inoltre sul canale satellitare e sulla webtv della
Camera dei Deputati; ad esibirsi sarà l'Orchestra d'Archi del
Conservatorio Tartini, accompagnata dal Presidente del
Conservatorio Daniela Dado con il Direttore Sandro Torlontano.
"Il Giorno del Ricordo è una ricorrenza di particolare
importanza per la storia del confine orientale e della città in
cui ha sede il nostro Conservatorio - dicono i vertici del
Tartini - a Trieste vogliamo coltivare la vocazione cosmopolita
della nostra istituzione quale sede di incontro, scambio e
convivenza produttiva fra tradizioni e culture internazionali.
Non a caso saremo al Quirinale con un Ensemble composto da 16
studenti del Conservatorio di ben 9 nazioni differenti, dell'età
media di 21 anni".
L'Orchestra d'Archi è formata da 11 studentesse e 5 studenti
che si esibiscono senza direttore, iscritti alla classe di
Musica d'insieme per Strumenti ad Arco del Conservatorio,
guidata da Alberto Franchin, e provienti da Italia, Montenegro,
Serbia, Bulgaria, Ucraina, Perù, Turchia, Slovenia e
Bielorussia. Al Quirinale verranno eseguiti l'Adagio dal
Quartetto in Re maggiore op.8 n. 1 di Luigi Boccherini e pagine
di Ottorino Respighi, Italiana e Siciliana dalla Suite n.3
'Antiche danze e arie'".
L'apporto musicale dell'Orchestra d'Archi sarà valore
aggiunto degli eventi al Quirinale grazie anche alla sinergia di
Federesuli, attraverso il suo Presidente Giuseppe de Vergottini,
e dalla Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e il
Presidente Renzo Codarin.
Il Giorno del Ricordo è stato istituito in memoria della
tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe,
dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati
nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine
orientale.
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