Svelato il giallo delle pagine
pubblicitarie anonime che campeggiavano ieri su alcuni
quotidiani nazionali e locali e in cui si dava genericamente
voce al popolo friulano ribadendo che "il razzismo non ci
appartiene".
Ad acquistarle è stato direttamente 'paron' Gianpaolo Pozzo,
che lo ha rivelato al quotidiano friulano Messaggero Veneto.
Ieri la società aveva sostenuto di non essere coinvolta nella
vicenda. Di fronte alla crescente insistenza dei tifosi, il
proprietario ha invece ammesso di avere pagato personalmente la
campagna pubblicitaria.
"Il nostro territorio - ha spiegato al quotidiano oggi in
edicola - è vittima di un'ingiustizia. Il nostro pubblico si è
sempre distinto per il comportamento corretto, non a caso
abbiamo ricevuto due coppe disciplina mentre dopo quanto
accaduto nella partita con il Milan c'è stata quasi una
persecuzione mediatica che reputo sicuramente sproporzionata
rispetto ai fatti che hanno coinvolto solo 5 persone su 25 mila
che tra l'altro non si sono accorte di nulla". "Per questo
motivo - ha concluso - abbiamo deciso di lanciare un messaggio
chiaro contro il razzismo ma non volevamo che a parlare fosse
solo l'Udinese e quindi abbiamo deciso di promuovere una
campagna anonima, in modo che tutti i friulani potessero
identificarsi".
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